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Tutor dell’apprendimento: chi è e come lavora

    Tutor apprendimento

    Oggi vorrei palarvi di una figura che sta prendendo sempre più piede ma di cui non sempre se ne conosce la professionalità: il Tutor dell’apprendimento.

    Alcuni di voi sicuramente la conosceranno già; per altri è una sorta di figura mitologica: ne hanno sentito parlare ma non sanno bene di cosa si occupi e chi sia.

    Partiamo da una definizione? Il Tutor dell’apprendimento è uno specialista degli apprendimenti, un professionista in grado di dare un aiuto concreto nello studio e nello svolgimento dei compiti.

    Ah quindi praticamente fa ripetizioni! No, non è proprio così!

    Il Tutor non fa ripetizioni! Eh già, vi sembrerà strano! Lavora con i compiti che lo studente ha assegnati ma li utilizza come strumento per insegnare un metodo di studio. Andare a ripetizioni o affidarsi ad un Tutor dell’apprendimento vuol dire perseguire obbiettivi distinti.

    Andare a ripetizione vuol dire affidarsi ad una persona che ha una conoscenza approfondita di un argomento o di una materia oggetto di ripetizioni. L’obiettivo è andare a colmare una lacuna specifica che può essere circoscritta ad un determinato argomento oppure estesa all’intera materia. Un esempio? Lo studente che va a ripetizione di matematica perché non ha ben compreso gli integrali o la parabola o perché magari è proprio la materia che non gli è congeniale.

    Affidarsi ad un Tutor dell’apprendimento, invece, vuol dire svolgere un lavoro totalmente diverso dove gli esercizi di matematica (e di tutte le altre materie) sono usati come strumento per insegnare a quel ragazzo come approcciarsi alla materia e al suo studio. L’obiettivo è qui quello di renderlo autonomo nello studio andando ad insegnagli un metodo; si può dire che il Tutor dell’apprendimento insegni ad imparare.

    Quello che fa il Tutor è un intervento di tipo abilitativo: aiuta il singolo studente a trovare il modo migliore per approcciarsi allo studio delle materie scolastiche tenendo in considerazione le proprie difficoltà e le proprie competenze.

    Ok ma di preciso cosa fa il Tutor degli apprendimenti?

    Il tutor conosce le dinamiche che sottendono l’apprendimento e le principali differenze individuali nello stile di apprendimento. Perché non tutti apprendiamo allo stesso modo! Provate un po’ a pensare a quando andavamo a scuola e alle differenze su come studiare tra noi e i nostri compagni: c’era chi evidenziava con colori diversi ognuno con un preciso significato, chi faceva riassunti di interi libri, chi faceva mappe e schemi, chi senza fare tutto ciò semplicemente leggeva e ripeteva tante volte e chi imparava tutto a memoria. Ognuno aveva, più o meno consapevolmente, il suo stile e il suo approccio allo studio. Talvolta questo lo facilitava altre, invece, non faceva altro che affaticarlo finendo col pensare di non essere bravo o capace. Il tutor dell’apprendimento affianca gli studenti aiutandoli ad acquisire un metodo di studio personalizzato in base alle loro caratteristiche.

    Generalmente il Tutor dell’apprendimento lavora con bambini con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) oppure BES (Bisogni Educativi Speciali). Ciò non toglie che possa rivolgersi anche a chi, pur non rientrando in queste categorie, presenta difficoltà nell’approccio allo studio.

    Nel suo lavoro con il ragazzo lo supporta e lo aiuta insegnandogli il corretto utilizzo degli strumenti compensativi (come ad esempio mappe mentali e schemi) così che possa beneficiarne e minimizzare le proprie difficoltà.

    Il lavoro non è basato solo su gli apprendimenti e sull’autonomia (perché lo ricordo l’obiettivo è quello di rendere lo studente autonomo nello studio) ma anche sul senso di autoefficacia nonché sull’autostima dello studente. Non è difficile comprendere che chi presenta difficoltà scolastiche potrebbe avere un’immagine di sé come di una persona non capace e non all’altezza del compito. sono stati i ripetuti insuccessi scolastici vissuti dal ragazzo hanno fatto sì che si strutturasse questa immagine di se stesso. Un primo passo è quindi quello di far comprendere al ragazzo la natura delle proprie difficoltà così da conoscerle e affrontarle.

    Il lavoro del Tutor si limita al ragazzo?

    Sarebbe riduttivo e poco efficace lavorare solo con il ragazzo!

    Il lavoro del Tutor dell’apprendimento infatti comprende anche la famiglia. Quando un bambino ha difficoltà a scuola l’intera famiglia ne risente e talvolta anche per i genitori è difficile capire quale sia il modo migliore di aiutare il proprio figlio. Il suo compito è quindi quello di accompagnare i genitori non solo ad una maggiore conoscenza delle difficoltà del proprio figlio ma anche e soprattutto di quelle che sono le strategie più efficaci per aiutarlo e supportarlo nello studio.

    Spesso studenti con DSA non hanno problematiche legate solo allo studio e agli apprendimenti ma presentano, ad esempio, anche difficoltà nella gestione del materiale scolastico perdendo libri e quaderni e trovandosi spesso senza quelli necessari alle varie materie; nell’organizzazione dello zaino per cui si ritrovano a scuola (o dal Tutor!) sprovvisti di quello che gli serve; nell’organizzazione e gestione del tempo per studiare sovrastimandolo o sottostimandolo; talvolta, invece, la difficoltà è sull’attenzione a breve o a lungo termine. Tutti aspetti che, in accordo con la famiglia, il tutor può andare ad affrontare offrendo e supportando strategie per farvi fronte.

    Infine non si può prescindere dal considerare il contesto scolastico in cui lo studente è inserito. Non prendendolo in considerazione, non interagendo con questo si perderebbe una grossa opportunità per il ragazzo di colmare le proprie difficoltà e di poter beneficiare del percorso. Il Tutor, infatti, intrattiene rapporti con la scuola e con i docenti facendo, talvolta, anche da mediatore nei rapporti tra scuola e famiglia ad esempio partecipando alle riunioni per la predisposizione del PDP e avanzando richieste alla scuola cercando di far comprendere al consiglio di classe le caratteristiche e le peculiarità del ragazzo.

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