In questi giorni sui giornali si è letto di una vicenda accaduta in una provincia siciliana: in una scuola elementare durate la consueta recita di Natale è scoppiata una lite tra genitori finita in rissa al punto che le persone presenti si sono affrettate ad allontanarsi. Oggetto del contendersi pare sia stato il voler avere per sé il posto migliore per riprendere la recita. Il tutto sotto gli occhi dei bambini presenti. È su questo che mi vorrei soffermare con voi: la presenza dei bambini mentre compiamo le nostre azioni quotidiane.
Quante volte ci è capitato di apostrofare la persona che ci ha tagliato la strada o che non ci ha dato la precedenza mentre eravamo in macchina con nostro figlio? Quante volte abbiamo discusso con una persona e il bambino era lì con noi? Talvolta ci illudiamo che, siccome era indaffarato con il suo giochino non ci abbia sentito oppure che essendo piccolo non abbia compreso quello che è successo…ecco appunto ci illudiamo! I bambini ci osservano e ci scrutano in ogni momento della giornata, capiscono e sentono quello che succede anche se apparentemente sembra che siano in altre faccende affaccendati. I bambini sono degli osservatori scrupolosi e talvolta notano anche le piccole cose come ad esempio la mattina che la mamma non ha dato il consueto bacio al babbo oppure una risposta data con un tono di voce diverso.
Quello di osservare gli adulti, ed in particolar modo gli adulti di riferimento, è il loro modo di apprendere: ci sono cose che il bambino apprende facendo, altre per le quali ci sono adulti, coetanei più esperti o bambini più grandi ad insegnare loro come si fa (è il caso degli apprendimenti scolastici), ma c’è tutto un insieme di cose per le quali non c’è bisogno di spiegazione o insegnamento, semplicemente il bambino apprende osservando gli altri! Vi è mai capitato di vedere una bambina anche molto piccola usare i trucchi della mamma? Credo che nessuna mamma abbia dedicato del tempo ad insegnare alla bambina come si mette un rossetto o un ombretto, eppure sa farlo! Questo perché può aver visto la mamma, o altre donne della sua famiglia, compiere quel gesto che poi riproduce in modo naturale. Se non ci scandalizziamo a vedere una bambina giocare con i trucchi della mamma e anzi l’immagine ci fa anche un po’ sorridere, soffermiamoci a riflettere su come un semplice gesto che per molte donne può essere naturale e quotidiano abbia attirato l’attenzione del bambino al punto da tenerlo nella sua memoria per poi riprodurlo in un momento successivo. Per la bambina la mamma che compie determinati gesti per truccarsi è un modello da imitare. Ecco questo piccolo esempio ci dovrebbe far riflettere su una cosa molto importante: ogni volta che ci comportiamo in un determinato modo davanti a nostro figlio dovremmo avere la consapevolezza che in quel momento lui ci sta osservando e che noi per lui siamo un modello da imitare. Ricordiamoci che il miglior insegnamento che possiamo dare a nostro figlio è il nostro esempio, ma ricordiamoci anche che siamo esseri umani e che anche a noi è concesso sbagliare. Quindi la prossima volte che capiterà di discutere con il nostro partner o con un’altra persona davanti a lui dopo, quando la rabbia ci sarà passata, prendiamoci del tempo per parlarne con il bambino per spiegargli cosa è successo e non vergogniamoci ad ammettere di aver sbagliato a comportarsi in un determinato modo. Così facendo gli insegneremo che anche i grandi sbagliano, gli insegneremo che una discussione se ben gestita può essere positiva e non minacciosa per il rapporto con l’altra persona, gli insegneremo che come loro anche noi, seppur grandi, dobbiamo ancora imparare tante cose!
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