Settembre: il mese dell’apertura delle scuole, l’inizio di un nuovo anno per molti (studenti e non), mese di nuovi progetti e nuove avventure. Per gli studenti mese carico di emozioni: c’è chi fa il suo ingresso per la prima volta nel mondo dell’istruzione, chi riprende il percorso dove lasciato a Giugno e chi, invece, si appresta ad affrontare il passaggio di grado con tutto ciò che comporta (una scuola nuova da esplorare, docenti sconosciuti con i quali confrontarsi, compagni nuovi insieme a compagni già conosciuti). Solo per gli studenti? Certo che no! Ecco che Settembre diventa un mese importante anche per i genitori: segna il ritorno ad una routine diversa da quella dei mesi estivi! Si riparte con la scuola e con i vari impegni dei figli nonché dei propri!
Freud riteneva che quello del genitore fosse il mestiere più difficile in assoluto! Beh come non essere d’accordo con lui! Qualsiasi mestiere una persona svolga nella vita c’è stata una scuola, un corso, un apprendistato che gli ha insegnato come e cosa fare, come comportarsi nelle varie situazioni. E per il mestiere di genitore? No, per il mestiere di genitore non esiste scuola, corso e quant’altro ti prepari ad affrontare la “professione” saranno l’esperienza e la quotidianità a far da maestro. Il genitore ha a che fare con un essere in divenire che cambia in continuazione a seconda della fase di sviluppo attraversata, questo comporta che non appena capito alcune dinamiche e situazioni si debba essere pronti a rimettere tutto in discussione ed affrontare una nuova “pianificazione”; pensiamo ad esempio ai diversi livelli di cura che il bambino richiede che sono massimi alla nascita e che via via vanno diminuendo con il progredire dell’età. Ma…quando nasce un fratellino o una sorellina? Se da una parte è vero che per alcune cose si ha più esperienza e quindi vengono affrontate con più facilità rispetto al primogenito, è anche vero che ogni figlio è unico in quanto ha fin dalle prime fasi un proprio temperamento e successivamente avrà le proprie propensioni per cui tutti gli apprendimenti sono messi nuovamente in discussione. Questo è tutto? Certo che no! Da tenere in considerazione è anche il fatto che siamo esseri sociali: viviamo in una società fatta di altre persone con le quali abbiamo legami più o meni stretti. La nascita di un figlio comporta la nascita di nuovi legami e di conseguenza la presenza nuove figure nella propria vita e in quella del proprio figlio; figure ognuna con il proprio bagaglio personale e culturale, ognuna con la propria opinione su quello che sia corretto o sbagliato. Ogni persona, ogni figura che il genitore incontrerà durante la sua “carriera” avrà qualche consiglio (spesso non richiesto), giudizio, commento od opinione impellente da condividere!
Sono bastate poche righe, sicuramente non esaustive, per capire come quello del genitore non sia proprio un mestiere semplice! Proprio come in tutti i mestieri può capitare di affrontare momenti di difficoltà, momenti in cui dover prendere decisioni importanti e talvolta delicate, decisioni che possono cambiare alcuni aspetti del futuro proprio e dei propri cari. Se da figli si pensa che un genitore abbia sempre la risposta giusta in tasca, crescendo ci si rende conto che non è così. Ritengo che non esistano risposte e antidoti universali, non esiste la ricetta valida per tutti; ogni situazione ha delle sfumature che la rendono diversa da tutte le altre e non è sempre detto che se una risposta è risultata adatta in una determinata situazione, in un particolare momento lo sarà anche le volte successive. La difficoltà del ruolo di genitore è proprio questa: rimanere su un’onda che potrà portarti in luoghi stupendi ma ogni volta in modo diverso. Quest’onda talvolta porterà in alto altre volte, invece, farà cadere in basso coloro che vi si sono avventurati, l’importante è non scoraggiarsi, non essere troppo critici con se stessi perché infondo anche i supereroi talvolta hanno bisogno di doversi fermare e ricaricarsi per poi poter affrontare la sfida successiva con più grinta ed energia.
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