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L’amore e il sapone

    Pochi giorni fa mi sono imbattuta in una frase che mi ha fatto molto riflettere:

    La cosa simpatica dell’amore è che non è come il sapone, non lo consumi. 

    Somiglia più ai muscoli: più impari ad amare, più riesci ad amare” (Carl Whitaker)

    Cos’è l’amore? Se lo chiediamo ad un bambino non avrà problemi a spiegarlo in modo semplice e diretto (ci sono molti video online di interviste ai bambini su questo tema), ma se lo chiediamo ad una persona adulta beh questi potrebbe avere delle difficoltà, potrebbe fare tutto un discorso complicato e lungo per provare a spiegare. Filosofi, poeti e cantanti per secoli si sono susseguiti nell’intento di parlare e descrivere questo sentimento. Anche gli psicologi si sono pronunciati su questo tema.

    Quando si parla d’amore forse la prima immagine che ci viene in mente è quella dell’amore romantico, in realtà l’amore ci circonda e possiamo osservare amore in molti gesti e comportamenti quotidiani nostri e di chi incontriamo durante la nostra giornata: il ragazzo che su un autobus si alza per cedere il posto ad una persona anziana o una donna incinta, cucinare qualcosa di buono e salutare per noi e la nostra famiglia, la frase “mandami un messaggio quando sei a casa” detta dall’amica con la quale abbiamo appena trascorso una piacevole serata. In tutto questo c’è amore solo che talvolta siamo talmente abituati a fare questi gesti in automatico (o a riceverli) che non ci rendiamo conto dell’amore che li accompagna. 

    Ad amare s’impara non con scuole o corsi specifici ma con la quotidianità, con l’esperienza. La prima forma d’amore che conosciamo nella nostra vita è quella che ci unisce alla persona che ci ha messo al mondo e alla nostra famiglia; è proprio qui che fin da piccoli impariamo cos’è l’amore e come, con amore, ci si rapporta alle altre persone. È in famiglia che il bambino ha le prime esperienze di amore non solo nei gesti che rivolgono a lui ma anche, e soprattutto, da quelli che i membri della propria famiglia si scambiano tra di loro. Nel suo ruolo di osservatore attivo il bambino immagazzina informazioni circa la modalità in cui i genitori e tutte le figure che ruotano attorno a lui interagiscono tra di loro ed è qui che inizia a mettere le basi per quello che sarà il suo “modo di amare”. Più il bambino farà esperienza di amore più imparerà ad amare, solo così potrà diventare un adulto in grado di amare se stesso e gli altri. 

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