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Mamma papà riportate il fratellino in ospedale!!

    Nasce un nuovo bambino. Nasce un fratellino minore, magari di un fratello fino ad allora figlio unico; se inizialmente alla notizia di un fratellino/sorellina (da ora in poi solo fratellino) in arrivo questi può essere entusiasta, quando poi il piccolo sarà presente in casa insieme ai genitori è possibile che il fratello maggiore sia geloso del nuovo arrivato. Ecco che, da adulti, commettiamo un errore: vediamo la situazione dal nostro punto di vista non considerando il suo che è nettamente diverso dal nostro.

    Pensiamo al momento della nascita: il neonato nascerà e per un paio di giorni starà in ospedale ma…mica solo lui!!! Anche la mamma starà in ospedale e il papà farà la spola tra casa, ospedale e casa dei nonni/zii/amici che si sono offerti di dare un mano con il fratello maggiore. Per quanto possiamo “preparare” il bambino a questo evento e a quello che succederà nei primi giorni, non sarà mai preparato abbastanza. Come abbiamo già detto altre volte in altri articoli, i bambini specialmente quando molto piccoli non hanno la cognizione del tempo e molte affermazioni che noi adulti facciamo sul tempo per loro sono incomprensibili! Poi non dimentichiamo che talvolta la nascita è un evento inaspettato anche per gli adulti: le acque si rompono, iniziano le contrazioni e via di corsa in ospedale! Proprio per questo suo lato inaspettato il bambino non potrà essere pronto al cento per cento ad accogliere il fratellino! Sarà compito di chi si prende cura di lui spiegargli con parole comprensibili quello che sta accadendo, assicurandosi che non immagini cose non aderenti alla realtà. Sarebbe buona norma portare il bambino in ospedale nel momento in cui la mamma è uscita dalla sala parto ed è in stanza così che possa vedere con i suoi occhi che la mamma sta bene e conoscere di persona il nuovo arrivato in famiglia. Meglio che il bambino lo veda piuttosto che veda una foto inviata dai parenti! Nei giorni che staranno in ospedale sarà un via vai di persone che vengono a conoscere il nuovo arrivato….ecco che possono presentarsi i primi segno della gelosia. Il bambino inizia ad essere nervoso e irritabile, magari chiede di rimanere in ospedale o che il babbo vada via con lui. Cosa importante da fare, anzi meglio da NON fare è disconoscere le emozioni del bambino. Riconosciamo al bambino l’emozione che sta provando e riconosciamogli anche che forse, in quel momento, tutti i torti non ce li ha! Mettiamoci un attimo nei panni del bambino che fino al giorno prima aveva tutte le attenzioni per se e adesso invece tutte le attenzioni sono dirette a questo scricciolino! Insomma appena nato e già ha portato scompiglio nella sua vita!

    Dopo qualche giorno finalmente si torna a casa! Anche qui continua il via vai di persone che vengono a vedere il nuovo nato e magari portano un pensierino! Un pensierino per chi?? Ma per il piccolino…e il grande?? Ecco appunto! Quelli che fino ad allora erano regali per lui (e solo per lui) adesso, invece, si ritrova con nulla da scartare! Certo non è che poi a tutti i compleanni dovranno esserci doppi regali (per il festeggiato e per il fratello) ma in quell’occasione non sarebbe male se oltre al pensiero per il nuovo nato si arrivi a casa della partoriente con un pensierino (non necessariamente una cosa grande e costosa anche un semplice album da colorare) anche per il grande.

    I giorni passano e le esigenze dei due bambini potrebbero essere molto diverse: quando il grande vorrebbe andare ai giardini magari il piccolino ha bisogno di dormire o di mangiare (per non parlare della mamma che magari avrebbe bisogno di riposo!). Come fare in questi casi? Beh una cosa importante da fare è quella di coinvolgere il bambino nella gestione del fratellino certo non demandando a lui ma facendolo partecipare e magari, nel farlo, raccontandogli qualche episodio di quando anche lui era così piccolino. Mi raccomando però: niente paragoni!! Altra cosa importante per far si che non si senta trascurato “a causa” dell’arrivo del fratellino è rispettare il più possibile le routine che il bambino aveva anche prima: se, ad esempio, era abituato che la sera la mamma gli leggeva una favola prima di andare a letto continuiamo a farlo anche dopo senza il fratellino (a meno che non sia lui a chiederne la presenza). Parliamo con lui e capiamo cosa sta provando e cosa si sta vivendo di tutta la situazione; rassicuriamolo che l’amore dei genitori non si divide ma si moltiplica e al tempo stesso non pretendiamo che capisca subito cosa vogliamo dire (specialmente se piccolo) casomai ripetiamoglielo più volte e soprattutto dimostriamoglielo con i fatti!

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