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Squalo o delfino, chi vincerà l’incontro?

    In uno scontro tra uno squalo e un delfino chi avrà la meglio? Sicuramente la maggior parte di noi sarà portato a rispondere “lo squalo!”. Come non darvi torto, d’altronde è il predatore marino più temuto con il suo peso medio di 500 kg e le sue tre/quattro file di denti mentre il delfino non solo ha un peso medio più basso ma la sua dentatura è nettamente inferiore in numerosità! Ebbene, molti si ricrederanno quando scopriranno che, in realtà, non sempre lo squalo ha la meglio e che spesso è il delfino ad aggiudicarsi la vittoria!

    Vi starete chiedendo “ma com’è possibile tutto ciò?” Una ricerca svolta dall’università di New Brunswick in Canada ha evidenziato che la vittoria dei delfini è dovuta dalla sua strategia di difesa: quando si sente minacciato da uno squalo non lo affronta in solitaria ma viene aiutato dal branco; è la collaborazione del gruppo (ma anche l’intelligenza ed una buona dose di coraggio!) che porta alla vittoria.

    Il cervello ha la meglio sui muscoli! Non so a voi ma a me questo fa molto riflettere. Il buon vecchio adagio “l’unione fa la forza” aveva ragione allora!

    Siamo portati a pensare in prima istanza a tutte quelle situazioni in cui l’unione porta ad una forza che potremmo definire negativa, dove il gruppo ha la meglio sul singolo indifeso. Certo esiste anche questa realtà e la cronaca è piena di episodi in cui il gruppo ha prevaricato su un essere indifeso. Mi piace pensare però che questa non sia la regola e che esistano dei casi in cui realmente l’unione di più cervelli ha la meglio sui muscoli, dove persone indifese se prese singolarmente possano unirsi per affrontare “un avversario” più forte di loro ma non necessariamente invincibile!

    Quante volte da bambini abbiamo provato a strappare una concessione ai nostri genitori? Tornare a casa un pochino più tardi, poter andare da soli in un posto vicino…e quante volte siamo riusciti a strappare quell’agognato “SI” grazie alla collaborazione con il fratellino o la sorellina? Quante altre volte invece ci arrovelliamo su una situazione che non sappiamo come affrontare ma nonostante questo ci ostiniamo a voler risolverla da soli senza chiedere aiuto? Quanto è difficile chiedere aiuto, ammettere di essere in difficoltà? E quanto è difficile riconoscere una difficoltà nella persona che ci è accanto e offrirle una mano? Talvolta ci meravigliamo quando una persona ci aiuta, anche in una piccola cosa: raccoglie da terra una cosa che ci era caduta, ci aiuta con una valigia pesante piuttosto che ci tiene la porta aperta per permetterci di passare. Siamo oramai portati a pensare che nessuno fa niente per niente e che dietro ad ogni azione ci sia un interesse, abbiamo così perso la nostra spontaneità e ci priviamo della gioia che ci porta ricevere (ma anche fare) un gesto inaspettato.

    Eppure noi abbiamo molto in comune con i delfini, e proprio come loro potremmo collaborare per uno scopo comune che porti gioia e serenità nel gruppo.

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